Onore Sabato 20 Luglio 2013
Ottanta i militari del Quinto reggimento alpini di Vipiteno che, da qualche giorno, sono accampati nel campo delle Fiorine e che, sabato 20 luglio, si sono messi a disposizione della popolazione. Hanno mostrato i loro mezzi e le loro attrezzature in Piazza della Rocca a Clusone, presa letteralmente d'assalto dagli appassionati dell'arma ma non solo: scatti fotografici con i più piccoli e due parole scambiate con i papà e gli anziani che, come spesso capita, in queste occasioni amano ricordare gli anni d'oro della Naia.
Nella palestra di roccia di Onore, invece, gli alpini capeggiati dal maresciallo Alberto Vezzoli, insieme a una squadra della Protezione civile composta da 13 volontari coordinati da Carlo Giudici, si sono dati da fare sulla roccia. Hanno dato dimostrazione della loro destrezza in tecniche di soccorso in ambiente montano esibendosi in alcune manovre di calata con barella. Terminata la dimostrazione, insieme al gruppo Ana, ai volontari Roberto Colonetti e Pamela Guerinoni, è stata data a tutti la possibilità di cimentarsi in prove di arrampicata in completa sicurezza. Inutile dire che per i ragazzini questa sia stata la parte più interessante! Guardare è bello, indubbiamente, ma vogliamo mettere con l'ebbrezza di stare lassù, in parete, come dei veri alpini...
I bergamaschi amano gli alpini, è risaputo, e questa volta l'accoglienza è stata davvero calorosa. Merito anche degli uomini del Quinto , probabilmente, disponibili, cordiali e sempre pronti ad offrire un buon bicchiere di vino... sì, perchè i bergamaschi amano anche questo!
Gli alpieri saranno impegnati sulle nostre montagne orobiche anche nei prossimi giorni, con vari addestramenti e manifestazioni. E' davvero consigliato fare due passi nella pineta in zona Vigili del fuoco a Clusone per vedere il bellissimo accampamento.
Testo di T.B.
La loro Storia:
Si forma il 1º novembre 1882 a Milano, al comando del colonnello Carlo Goggia, con i battaglioni "Val Dora", "Moncenisio", "Valtellina"; quattro anni dopo i battaglioni prendono il nome di "Morbegno", "Tirano" ed "Edolo".
Circa 150 alpini di questo reparto, inquadrato nel Regio Esercito, vengono schierati dal generale Bava Beccaris come rinforzo nella sanguinosa repressione dei moti popolari e operai scoppiati a Milano nelle giornate fra il 5 e il 9 maggio 1898, tumulti noti come "Protesta dello stomaco".
Partecipa alle spedizioni coloniali nella campagna di Abissinia, di Libia e alla prima guerra mondiale.
Il Battaglione alpini Morbegno fu il primo a sperimentare la divisa grigio-verde. La divisa alpina era infatti inizialmente degli stessi colori dell'esercito piemontese: giubba turchina e pantaloni bianchi, cosa che non consentiva certo una buona mimetizzazione in ambiente montano. La questione fu dibattuta tra 1904 e 1906 su sollecitazione del presidente della sezione di Milano del CAI, Luigi Brioschi. Nell'aprile 1906, per un esperimento pratico, furono scelti gli alpini del Battaglione alpini Morbegno di stanza a Bergamo. L'esperimento fu un successo, e nacque così il "plotone grigio", composto di 40 uomini della 45.a Compagnia del Morbegno, che fece la sua prima comparsa ufficiale a Tirano.[1]
Nel 1921 il 5º Reggimento viene inserito nella 2ª Divisione alpina, di stanza a Bergamo (la caserma è oggi occupata dalla galleria GAMeC), portandosi dietro, da Milano, la statua dell'alpino che si difende scagliando un masso contro il nemico.
Nel 1926 il 5º Reggimento torna nella Brigata alpina a Milano, e dal 1936, assieme al 6º e al 2º artiglieria, nella Divisione alpina "Tridentina", che verrà poi sciolta il 10 settembre 1943, dopo il rientro dal fronte russo.
Viene rifondato solo il 1 gennaio 1953, ed inquadrato nella Brigata alpina "Orobica"; sciolto nel 1975, consegna bandiera e tradizioni al Battaglione alpini "Morbegno".
Nel 1992 viene ricostituito nuovamente.
Tra il 2010 e il 2011 ha partecipato alla missione in Afghanistan, operando della FOB "La Marmora" all'interno dell'aeroporto militare di Shindand, il 28/02/2011 cadeva vittima, nei pressi della cittadina di Adraskan, il tenente Massimo Ranzani, nello stesso attentato rimanevano feriti altri 4 militari.
Foto della Manifestazione di Sabato.
il Maresciallo Alberto Vezzoli in azione.
EVVIVA GLI ALPINI..............!!!
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